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SPETTACOLI

DISPONIBILI

STAGIONE 2022/2023

UNA NONNA DI TROPPO

…un assaggio….

il resto a teatro!

Nuovo spettacolo teatrale con la vulcanica nonna Nunzia!

Arriva nei teatri della regione questa pièce comica imperdibile! Questa volta la nonna più amata della regione è coinvolta in una storia spassosissima che la vede protagonista assoluta.  Un mix fra thriller e comicità che fa l’occhiolino alle più conosciute serie televisive da “The Walking Dead” a “La casa di Carta”, a film comici americani e qualche citazione di opere della commedia italiana! Insomma ci sono tutti gli ingredienti per far divertire grandi e piccini!

In scena oltre alla mitica nonna, tre attori e grandi amici di Mario Cagol, protagonisti sul palco assieme a lui nelle cinque edizioni del “Tribunale di penitenza” delle Feste Vigiliane: Andrea Cortelletti, Camillo Caresia, Alfredo Stolf. Fortemente voluti da Mario per la grande intesa e le potenzialità del gruppo.

Le musiche originali sono realizzate dai Rebel Rootz, band di ispirazione reggae, nata a Trento nel febbraio 2010. Ad Andrea Lelli cantautore/compositore e storico amico di Mario, il compito di creare i brani d’atmosfera per sottolineare i momenti salienti dello show.

Scenografie a cura di Andrea Coppi

La produzione esecutiva è curata da Teatro E – Teatro di Villazzano.

Preziosa anche la collaborazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara .

Se siete interessati ad avere nel vostro comune/teatro/evento, lo show che farà storia cliccate qui!

RICOMINCIAMO DA UN SORRISO

STAGIONE 2022/2023

L’attore trentino ripercorre in questo monologo alcuni suoi “cavalli di battaglia” del repertorio di numerosi anni di carriera, come a mettere una sorta di bandierina sul percorso teatrale e a ricordarci la gioia delle serate spensierate in allegria. Per questo unico obbiettivo dell’attore è quello di far divertire, ridere, esorcizzare attraverso il sorriso i brutti pensieri. Per fare questo la cosa più giusta è andare sul sicuro, offrendo alle persone in sala il meglio degli scetch a sicuro effetto terapeutico. Quindi il percorso ci porterà a vivere momenti di vita vissuta sui quali fare autoironia. Dal fare la spesa al supermercato, al fastidioso “russare” a letto, i figli e la scuola, “Mario e il suo vissuto sul mito di Michael Jackson”…”L’inglese negli anni ‘80” e tanto altro….

Il sorriso è garantito , e si sa, ridere fa bene al cuore e non solo! Spettacolo adatto anche per situazioni all’aperto.

Per info e contatti cliccate qui!

LA GRANDE NEVICAta dell’85

Testo di Pino Loperfido. Adattamento teatrale di Andrea Brunello e Mario Cagol. Con Mario Cagol e Alessio Zeni . Regia di Andrea Brunello. Produzione Compagnia Arditodesìo

SINOSSI

LA GRANDE NEVICATA DELL’85

Vito arriva in Trentino nel 1980 e si sorprende di non trovarci il mare. Si trasferisce dal sud a Trento – che sua nonna e molti altri italiani confondono con Trieste – per via di Sara, la donna che diventerà sua moglie. La sua storia è quella di un mago della tecnologia, un ragazzo che ha intuizioni geniali: ad esempio, quella che saranno proprio i computer e gli smartphone uno dei futuri “problemi” dell’umanità. Ma la storia di Vito è anche la cronaca di questo decennio così particolare, così pieno di avvenimenti, gioie collettive, ma pure tragedie. Ce n’è per tutti i gusti. Tra il terremoto dell’Irpinia e la caduta del muro di Berlino il narratore ci ricorda, infatti, la straziante storia di Alfredino Rampi, la vittoria al Mundial spagnolo, il disastro di Stava e molto altro ancora. E poi, naturalmente la grande nevicata del 1985, che dà il titolo allo spettacolo. Una nevicata che nel testo non è solo lo straordinario fenomeno meteorologico che allora si verificò, bensì il simbolo di un’epoca di grandi sogni e speranze che raggiunge il suo picco e quindi – come è il destino di ogni iperbole – comincia a morire. Perché gli anni Ottanta furono gli anni dell’edonismo e dell’ottimismo; gli anni di quella musica nuova e irripetibile che riecheggia sul palco; ma forse rappresentarono anche un punto di non ritorno. Il momento storico, trascorso il quale, nulla sarebbe stato più come prima.

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IL RACCONTO DEL CERMIS

Testo di Pino Loperfido. Con Mario Cagol e Alessio Zeni . Regia diMirko Corradini. Produzione TeatroE

Il racconto è stato messo in scena in forma di spettacolo teatrale nelle stagione 2018/19 e 2019/20; ora viene riproposto in una veste rinnovata, quella di lettura intepretativa, in un’atmosfera più intima e raccolta rispetto a quella offerta nei teatri senza però che le emozioni che la narrazione suscita siano meno potenti.

SINOSSI

Il 3 febbraio 1998, un aereo della base militare U.S.A. di Aviano (Pordenone) trancia di netto i cavi della funivia del Cermis, in Trentino; una cabina precipita nel vuoto causando la morte di tutte le venti persone che vi erano a bordo.
In questa lettura il racconto è affidato ad un protagonista di questa incredibile vicenda, il manovratore del vagoncino che saliva verso la stazione intermedia; egli restò appeso nel vuoto per un tempo indefinito, prima che un elicottero riuscisse a portarlo a terra.
Francesco è in una posizione “privilegiata”; spettatore unico, un inviato speciale sulla scena del disastro che improvvisa una telecronaca in diretta.

“Il racconto del Cermis” è la riproposizione di un disastro che ancora oggi – a quasi venticinque anni di distanza – urla vendetta al cielo e ci conferma – se mai ce ne fosse ancora bisogno – quanto gli esseri umani siano spesso vuote pedine in mano al Potere più cieco e prepotente.

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